Sicurezza in montagna: “Nivor”, l’airbag anti-valanga tra i finalisti del James Dyson Award
Finalisti due progetti dedicati a sicurezza e salute: Nivor, airbag anti-valanga, e Halia, sistema terapeutico sostenibile per la cura dell'asma

Ogni anno in Europa circa 100 persone (Fonte: European Avalanche Warning Services – avalanches.org, dati stagione 2023/24) muoiono travolte da valanghe, e meno della metà dei soggetti completamente sepolti sopravvive, a causa principalmente dell’asfissia. Il tempo medio di sopravvivenza senza supporto respiratorio è di circa 18 minuti. È in questo contesto che nasce Nivor, progetto finalista della nuova edizione del James Dyson Award, pensato per aumentare in modo significativo le probabilità di sopravvivenza in caso di sepoltura da valanga. Nivor è un'idea di Isabella Campana (oggi studentessa di Design del prodotto, della comunicazione e degli interni presso l’Università IUAV di Venezia), sviluppata nel corso della sua laurea triennale in Design del Prodotto Industriale presso l’Università di Bologna.

Nivor, l'airbag anti-valanga
Si tratta di un airbag anti-valanga che si distingue non solo per la sua compatibilità con la maggior parte degli zaini da alpinismo in commercio (grazie ad un sistema magnetico e di fasce), ma anche perché consente di respirare l’aria contenuta nell’airbag una volta gonfiato. Il sistema è infatti dotato di due valvole di non ritorno, una necessaria per gonfiare l’airbag e l’altra collegata al tubo di respirazione: quest’ultima, consente all’aria di fluire solo quando l’utente inizia a inspirare, ottimizzandone il consumo, e impedisce alla CO2 espirata di rientrare nel sistema, garantendo aria pulita per la respirazione - grazie anche al filtro HEPA collegato al boccaglio.

Una risposta rapida in situazioni di emergenza
Nivor è in grado di gonfiare rapidamente l’airbag con aria compressa in pochi secondi, garantendo una risposta rapida in situazioni di emergenza, e ha una capacità di 170 litri d’aria, offrendo quindi un tempo aggiuntivo di respirazione fino a 28 minuti durante una sepoltura da valanga. Se sommati ai 18 minuti di sopravvivenza senza supporto respiratorio, Nivor ritarda quindi di oltre 45 minuti l’insorgere della fase di asfissia, aumentando significativamente le probabilità di sopravvivenza rispetto a sistemi tradizionali. Inoltre, sgonfiandosi, il volume occupato dall’airbag si libera diminuendo la pressione della neve sui polmoni del travolto.

Un sistema universale, riutilizzabile e con respirazione integrata
La maggior parte degli airbag in commercio è alimentata da cartucce di gas compresso monouso. Inoltre, per dotarsi di un sistema anti-valanga, è spesso necessario acquistare uno zaino integrato, con costi elevati e poca flessibilità d’uso. Nivor, invece, propone un approccio più sostenibile e accessibile: è compatibile con la maggior parte degli zaini da alpinismo, grazie a un sistema modulare di agganci magnetici e fasce regolabili, ed è riutilizzabile, poiché alimentato da un supercondensatore. Sul mercato esistono già alcuni zaini da valanga alimentati a supercondensatore, ma Nivor è l’unico sistema che consente all’utente di respirare l’aria contenuta nell’airbag, prolungando concretamente le possibilità di sopravvivenza. È inoltre l’unico a integrare un sistema di filtraggio dell’aria, che purifica l’ossigeno inspirato e previene l’accumulo di anidride carbonica all’interno del dispositivo.
James Dyson Award
Dal 2005, il James Dyson Award – promosso dalla James Dyson Foundation, ente a scopo benefico dell’omonima azienda – sfida laureandi e neolaureati in ingegneria e design, in tutto il mondo, a progettare la soluzione a un problema. Ad oggi, il concorso ha premiato oltre 400 invenzioni e oltre il 70% dei vincitori globali delle scorse edizioni sta commercializzando le proprie invenzioni.
La giuria italiana
Gli oltre 100 progetti candidati per l’Italia sono stati valutati da una giuria composta da Eric Serra, Lead Design Engineer Dyson, e da due esponenti del mondo del design e dell’innovazione nel nostro Paese: Massimo Temporelli, fisico che da 25 anni si occupa di diffusione della cultura scientifica, tecnologica e dell’innovazione, e Riccardo Cambò, designer specializzato in industrial design e UI/UX, nonché docente IED e co-fondatore della community Caffè Design.
Cosa succede ora
I 3 progetti italiani finalisti accedono alla fase internazionale del concorso, sfidando quelli provenienti dagli altri Paesi partecipanti. I vincitori internazionali – scelti da James Dyson in persona – saranno annunciati il 5 novembre e si aggiudicheranno il riconoscimento finale di 36.000 euro. Ai due finalisti internazionali andrà invece una somma di 6.000 euro ciascuno, pari a quella assegnata ai vincitori locali di ogni Paese che prende parte all’iniziativa.